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"È dunque nel segno della mescolanza (di linguaggi, di toni, di ritmi) che nasce questo canzoniere amoroso, dove un petrarchismo ironico convive con un surrealismo dell'immaginazione ("le nuvole-piombo si fanno forme bianche"), dove le citazioni letterarie possono comprendere un Leopardi studiato all'università e incrementato di efficacia ("Il mar la terra e il ciel miro e sorrido /[E poi rimiro, e RIRIDO / di ogni nostro sorriso]), fino alla parodia di un famoso verso di Ungaretti, dove la parola ormai abusata ("non ho amato mai tanto la vita") viene sostituita con una choccante e chimica "eroina": "Non sono mai stato così vicino all'eroina"" (dalla Prefazione di Marco A. Bazzocchi).